Plaza de Armas
Plaza de Armas è la più antica ed animata piazza dell’Avana.
Una delle sue caratterstiche più famose è il mercatino di oggettistica e libri usati che si tiene ogni giorni escluso la domenica, sotto le palme e negli spazi ombreggiati che circondano il parchetto centrale.
Il mercato di libri usati è il più grande della città, è possibile trovarvi i discorsi di Fidel Castro o i saggi del Che Guevara, oltre a libri da collezione di letterature prerivoluzionaria e persino qualche volume di epoca coloniale.
Risale al 1520, quindi pochi anni dopo la fondazione della capitale cubana, il parco e gli edifici che la circondano oggi furono realizzati alla fine del XVIII secolo.
Proprio da questa piazza, a partire dalla seconda metà del XVI secolo, cominciò a formarsi l’odierna città di L’Avana.
Un tempo Plaza de Armas era il cuore della vita politica dell’Avana e presenta alcuni splendidi esempi di architettura coloniale.
Nei tempi coloniali, la piazza era il luogo di sfilate militari, concerti musicali e passeggiate serali formali e mantenne il suo ruolo politico ed amministrativo fino alla metà del XX secolo.
È circondata da edifici che coprono quattro secoli.
Primo tra tutti il Palacio de los Capitanes Generales, posto sul lato occidentale della piazza, sede del governo spagnolo dal 1791 alla fine della guerra ispanica-americana del 1898. Attualmente il palazzo è sede del Museo de la Ciudad.
Al centro della piazza troviamo la statua di marmo bianco di Carlos Manuel de Céspedes, iniziatore delle guerre di indipendenza e padre della patria.
Circondata da palme e alberi di ceiba, la statua è stata fatta dall’artista cubano Sergio López Mesa e ha sostituito una statua del re spagnolo Fernando VII, installata nel 1834, quando Miguel Tacón commissionò una ristrutturazione che ha modellato la piazza che vediamo oggi.
Nelle vicinanze troviamo il Castillo de la Real Fuerza, una tra le più antiche roccaforti europee delle Americhe (1558-1577), si mostrò inefficace dal punto di vista difensivo, a causa della posizione troppo interna alla baia.
Nel 1634 sulla torre di vedetta fu issata la Giraldilla, banderuola segnavento con la sagoma di una donna che divenne in breve tempo il simbolo della città.
La sagoma femminile rappresenta la dama Isabel de Bobadilla che attendeva per ore sulla torre del palazzo il ritorno dello sposo governatore di Cuba nel periodo spagnolo.
Oggi il castello è sede del Museo nazionale della ceramica artistica.
Fu residenza di governatori, militari e personalità di alto rango per 200 anni fino a che non venne costruito il Palacio del Segundo Cabo posto proprio di fronte al castello e che oggi ospita l’Istituto Cubano del Libro.
La grandezza bellica di questo forte, con mura spesse 6 metri non bastò a impedire l’invasione dell’Avana da parte degli inglesi nel 1762.
All’angolo sud-ovest del piazzale troviamo La Mina, una scuola del 17 ° secolo per le ragazze orfane, ora è diventata un bar-ristorante famoso.
Affianco al Castillo si trova il più antico palazzo neoclassico dell’Avana, El Templete.
El Templete è situato nel luogo dove, sotto un leggendario albero di ceiba, fu fondata l’Avana il 16 novembre 1519, con la celebrazione della prima messa e il primo consiglio cittadino, che sono riprodotti nei dipinti del pittore francese Vermay e custoditi all’interno della cappella.
Ogni anno, la notte fra il 15 ed il 16 Novembre centinaia di cubani compiono il rituale propiziatorio percorrendo tre giri intorno alla ceiba del Templete per esaudire i propri desideri.
Il palazzo del XX secolo a sud della piazza è sede del Museo Nacional de Historia Natural, ed è stato un tempo sede dell’ambasciata USA.
Ad est, la piazza, è rappresentata dalla Casa del Conde de Santovenia che fu trasformata nel lussuoso Hotel Santa Isabel nel 1867.