Cienfuegos è il ‘cuore francese di Cuba, che si erge all’ombra della Sierra del Escambray come un pezzo di Parigi trasportato sulla selvaggia costa meridionale cubana. Qui i primi pionieri non furono i colonizzatori spagnoli ma i francesi, i quali giunsero nella regione nel 1819 portando con sé gli ideali dell’Illuminismo europeo, che seppero incorporare industriosamente nel loro nascente insediamento neoclassico: il risultato è uno straordinario e sontuoso capolavoro architettonico ottocentesco.
Fuori città, la costa è sorprendentemente poco sviluppata: un piccolo arcobaleno di verdi smeraldo e blu iridescenti, punteggiato di baie, grotte e barriere coralline. La perla della provincia, la cascata di El Nicho, si trova a breve distanza dal mare ed è probabilmente il luogo più magico della Sierra del Escambray.
Sebbene Cienfuegos sia ostentatamente francofila e bianca, la sua ‘anima’ africana rimasta a lungo tempo silenziosa si è finalmente espressa negli anni ’40 grazie al re del mambo, Benny Moré, mentre la vicina Palmira è nota per le santerías, confraternite di cattolici e yoruba che mantengono vive le profonde tradizioni dei tempi della schiavitù.
Sviluppatasi intorno alla baia più spettacolare del paese, Cienfuegos è una città marinara con una posizione invidiabile è uno dei centri abitati più recenti di Cuba ma anche uno dei più interessanti dal punto di vista architettonico, al punto da essere Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO
Assolutamente da visitare è il teatro Tomas Terry tra Calle 27 e Calle 29 che presenta influenze francesi e italiane, si trova sul lato nord del Parque José Martí e ha un aspetto sontuoso (osservate i mosaici a foglia d’oro sulla facciata), soprattutto all’interno. Costruito fra il 1887 e il 1889 in onore dell’industriale venezuelano Tomás Terry, ha 950 posti a sedere ed è ornato da marmi di Carrara, sculture in legno pregiato cubano e bizzarri soffitti affrescati. Nel 1895 fu inaugurato con l’Aida di Verdi e in seguito ha ospitato numerosi protagonisti della musica cubana e artisti del calibro di Enrico Caruso e Anna Pavlova.
In fondo a Calle 37, concentrata in un edificio davvero mozzafiato, il Palacio de Valle, in stile Mille e una notte. Costruito nel 1917 da Acisclo del Valle Blanco, uno spagnolo, somiglia a una casbah marocchina particolarmente sontuosa. Questo variopinto tripudio di piastrelle, torrette e stucchi che Batista aveva intenzione di trasformare in un casinò oggi ospita un ristorante.
I festaioli preferiranno visitarla i mesi di agosto e settembre, perché hanno luogo ri-spettivamente il Carnevale di Cienfuegos e il festival biennale dedicato al musicista Benny Moré.
Durante i nostri tour raccomandiamo sempre una sosta in questa imperdibile città coloniale.